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venerdì 26 novembre 2010

La Meditazione

La Meditazione è la pratica sperimentale del silenzio interiore, che produce relax fisico, caduta delle tensioni mentali, abbandono fiducioso alla realtà che ci circonda.

La meditazione allena la capacità di attenzione, mette al riparo da altri modi di rilassamento, la maggior parte dei quali fanno vagare la mente come vuole, quando  si Medita  in modo appropriato si ottiene Gioia Interiore Spontanea .Se hai delle vere e sublimi meditazioni sicuramente si avverte Pace all'interno di se stessi e fuori da se stessi, se si Medita  con tutta l'Anima sentirai  che appartieni all'Eternità e sei per L'Eternità.

Sentirai il tuo corpo molto leggero e avrai la sensazione  di Volare.

Si capisce  di aver eseguito  una buona Meditazione nel momento in cui Pace, Amore e Luce ti affiorano interiormente e se senti un'apetura  del Chackra del cuore .L'assimilazione di Luce richiede assoluta Sincerità e Purezza ;La sincerità Spirituale ti chiede costante   sacrificio interiore ed esteriore ;Il Sacrifio di sè  per realizzare l'Altissimo è chiamato vera Sincerità.

La Purezza è il calice nel  quale trattieni la Luce spiituale, la Pace,la beatitudine ...(dubbi ,paure, gelosie,insicurezze  , sono forme  di imputirà ) .

Per avere  serietà e costanza  nella vita spirituale è consigliabile Meditare  almeno una volta al giorno :

-E' consigliabile Meditare la Mattina ,prima  che il Sole sorga ,la Natura  calma e silenziosa  ti aiuterà a Meditare ;Quando la Natura  è profondamente addormentata anche la nostra Anima è addormentata ,in quelmomento siamo nelmondo  dei sogni  pieni di energia e appagamento , dai quali  può nascere  la Realtà.Dopo  il sorgere  del Sole Madre Terra diviene divinamente  piena di energia ,oppure agitata in modo non divino ,soprattutto in occidente  a causa  della sua natura Dinamica c'è una specie  di irritazione del Cosmo o nella natura esteriore.

-Se non si può meditare la Mattina,la Sera èun altro momento  migliore per meditare perchè l'atmosfera ritorna Calma e Piena  di Pace.Quando Mediti di Sera puoi  guardare il sole che tramonta ,cercando di sentire di essere divenuto una Cosa Sola con la Natura Cosmica ; di sera  sei stanco e avverti che il resto del mondo è stanco ; quando il mondo è stanco vuole solo riposare , tu  , invece, senti che la stanchezza può  essere superata portando più Luce ed energia nel tuo sistema.


                                          Come condividere la Meditazione

Per  Servire  efficacemente  La Divinità  nell'Umanità dobbiamo  sentire  consiamente  la presenza di  Dio in coloro che serviamo ,lo stesso quando  parliamo  con qualcuno  dobbiamo sentire  che stiamo  parlando  alla divinità  dentro  quella persona .Se aiutiamo qualcuno  senza sentimento consapevole  di dedizione al Supremo la nostra azione non può essere considerata una forma  di Meditazione .

Se  preghiamo  e meditiamo , vedremo l'Anima , la Divinità  di ogni persona  e cercheremo di portar alla Luce  questa  Divinità e il  nostro lavoro  sarà un servizio  dedicato che ci porterà  a fare un progresso spirituale .
Se preghiamo e meditiamo sentiremo che Dio è presente  in Tutti  che Egli  è una Realtà Vivente , Dio è ovunque ed in Ogni  Cosa.

"Non  cercare  di Cambiare Il Mondo  , Fallirai .Cerca di Amare  Il Mondo .Ecco, il Mondo è Cambiato, Cambiato  Per Sempre "

venerdì 19 novembre 2010

medicina Tradizionale Tibetana

La Medicina Tradizionale Tibetana (MTT) è una scienza medica, naturale e olistica, che si rivolge ai bisogni del corpo, della mente e dello spirito dell'essere umano in modo integrato.
Di origine molto antica, la MTT ha una genesi, una storia e uno sviluppo del tutto propri, che affondano le radici nella terra tibetana, nella cultura indigena e nello spirito del popolo tibetano.
La Medicina Tradizionale Tibetana comprende un sistema filosofico e cosmologico completo e un sistema di anatomia sottile associata a pratiche spirituali.
Lo studio della MTT comporta l'acquisizione di una vasta conoscenza di anatomia e fisiologia, embriologia, patologia, di metodi diagnostici e terapeutici, che includono un'estesissima farmacopea erboristica e un'ampia varietà di terapie corporee chiamate 'esterne' ancora poco conosciute in Occidente.
Per quanto sia un sistema medico tra i più antichi al mondo, la Medicina Tradizionale Tibetana continua a essere praticata con successo nella società contemporanea. La ricerca moderna in ambito medico-scientifico sta oggi confermando gli straordinari benefici di questa scienza antica.
Gli scopi della MTT sono principalmente due:
  • Prevenzione
    La prevenzione delle malattie mediante uno stile di vita e una dieta alimentare corretti è un punto fondamentale nella MTT. La maggior parte delle malattie croniche della nostra epoca, sono il risultato di stati mentali non equilibrati, di stili di vita scorretti e di una dieta sbagliata. Il diabete e le malattie cardiovascolari sono esempi ben noti a questo proposito.
  • Cura
    Una volta insorta una condizione di squilibrio, la malattia diventa chiaramente manifesta. Si rende quindi necessario ripristinare l'equilibrio perduto agendo sull'origine delle cause e sugli effetti della malattia. Significa, in primo luogo, occuparsi degli aspetti riguardanti il regime dietetico e lo stile di vita e solo in seguito, se non si sono ottenuti i risultati sperati, somministrare le medicine a base di erbe e utilizzare le terapie esterne.

Le terapie nella Medicina Tradizionale Tibetana
I principali metodi di terapia nella Medicina Tradizionale Tibetana sono quattro: la dieta, lo stile di vita,  le medicine e le terapie esterne.
  • La dieta
    Secondo la Medicina Tibetana, ciascuna persona dovrebbe conoscere la propria tipologia umorale, per poter rispettare una dieta atta a mantenere il proprio equilibrio.
    La dieta può essere prescritta per correggere differenti tipi di squilibrio, di natura calda o fredda, o per intervenire su una precisa patologia in relazione ai Tre Umori.

    Esistono alcune linee-guida importanti che portano a migliorare il benessere e la vitalità: una dieta naturale, bilanciata sul piano nutrizionale, con basso contenuto di grassi e moderata assunzione di carne, priva di eccessi nel gusto (evitare cibi molto dolci, molto piccanti o molto salati o amari) e con un moderato consumo di alcol.

    Nella vita moderna, i cibi pronti (fast-food) dall'alto contenuto di grassi, gli alimenti conservati (confetture, sottaceti, conserve ecc.) e le bevande confezionate dovrebbero essere evitati, specialmente durante gli anni della crescita, per prevenire il futuro insorgere di malattie.
  • Lo stile di vita
    Per la Medicina Tibetana, uno stile di vita sano comporta una particolare attenzione alla qualità di ogni istante della nostra vita: il risveglio, il sonno, il pasto, lo stare seduti o il camminare, il lavoro e non riguarda unicamente il regolare esercizio fisico!

    L'ambiente in cui si vive dovrebbe essere adeguato alla tipologia di ciascuna persona. In particolare, è importante vivere in equilibrio e in armonia con la natura. È essenziale respirare aria fresca, stare alla luce o in ambienti luminosi ed evitare di esporsi a temperature estreme, troppo calde o troppo fredde.

    È importante che ciascuna persona trovi del tempo da dedicare ad attività come la meditazione, gli esercizi di respirazione e di yoga, al fine di ridurre lo stress fisico e mentale, che costituisce la causa di fondo di molte malattie.
  • Le medicine
    La farmacopea tibetana utilizza erbe, piante e fiori selvatici in funzione delle loro proprietà terapeutiche, un'ampia varietà di sostanze minerali e un ridotto numero di sostanze derivate dagli animali. Molte di queste sostanze si trovano in tutta l'Asia, ma alcune erbe e alcuni minerali, specifici e particolarmente potenti, possono essere trovati unicamente negli altipiani del Tibet. L'ambiente naturale ancora intatto di questi territori fa sì che gli ingredienti della Materia Medica tibetana sono particolarmente puri.

    La formulazione delle medicine nella farmacopea tibetana segue due principi-guida: i sapori e le potenzialità delle sostanze.
    I medici esaminano i diversi sapori delle sostanze e compongono le medicine. Questo procedimento è noto come "composizione delle medicine secondo il sapore".
    Ciascuna sostanza considerata dalla Materia Medica possiede una potenzialità terapeutica che è indipendente dal sapore e in base alla quale si formulano le medicine. Questo procedimento è la formulazione delle medicine secondo la loro potenzialità .
    I medici tibetani continuano ancora oggi a preparare entrambi i tipi di medicine, attenendosi ai testi antichi e alle ricette di generazioni di medici.

    La caratteristica tipica delle medicine tibetane è quella di contenere molti componenti diversi e di appartenere alla categoria dei rimedi cosiddetti a formula multicomposta. Un rimedio semplice può contenere 10 diverse sostanze, mentre una formula più complessa può contenerne anche 70. I rimedi possono presentarsi sotto forma di pillole, polveri, decotti, concentrati, creme o lozioni.
    Le formule medicinali correntemente utilizzate sono circa 500. Queste formule, o rimedi,  hanno la funzione di ristabilire l'equilibrio fra i tre Umori. Recenti studi scientifici oggi sono in grado di dimostrare l'efficacia di queste formule medicinali (vedi Padma AG Svizzera)

  • Le terapie esterne
    La MTT descrive lo stato di salute fisica come il risultato dell'equilibrio fra i Tre Umori. Per ristabilire l'equilibrio di ciascuno dei Tre Umori possono essere impiegate le specifiche terapie corporee esterne.
    La Medicina Tradizionale Tibetana include una ricca gamma di terapie esterne, ciascuna delle quali può essere applicata singolarmente o in associazione alle altre.
    Massaggio - Ku Nye (tib. bsKu mNye)
    Il Ku Nye, forma di massaggio terapeutico e parte integrante della medicina tradizionale tibetana, può essere impiegato per mantenere o per ristabilire l'equilibrio energetico. Prevede la pressione su specifici punti e meridiani e si avvale dell'uso di oli medicamentosi a base di spezie per il massaggio di tutto il corpo.
    Agopuntura - Thuche (tib. Thur dPyad)
    L'arte e la conoscenza dell'agopuntura tibetana era caduta in disuso da molto tempo. Tuttavia, grazie al lavoro di ricerca del Dott. Nida Chenagtsang si assiste oggi al ritorno di questa antica terapia. L'agopuntura tibetana differisce da quella cinese prevalentemente per l'uso di punti e di meridiani diversi.
    Moxibustione o Moxa- Metsa (tib. Me bTsa)
    La moxibustione è anch'essa una terapia  molto antica che utilizza l'erba Artemisia Vulgaris per apportare calore su punti specifici o aree del corpo.  Con la polvere di questa erba essiccata si preparano dei conetti o dei sigari, che vengono fatti bruciare sopra o vicino a punti specifici del corpo, al fine di apportare calore all'organismo. È una delle più importanti terapie esterne impiegate per la cura dei disturbi causati dall'eccessivo raffreddamento del corpo come la digestione lenta, una scarsa circolazione sanguigna e dolori dovuti all'umidità. Per ogni disturbo è indicata la moxibustione di punti specifici. Nella Medicina Tradizionale Tibetana esistono 20 tipi diversi di moxibustione, ciascuno dei quali utilizza materiali differenti per problematiche differenti, il che rende questa pratica terapeutica quasi unica nel suo genere.
    Coppettazione - Mebum (tib. Me Bum)
    La Medicina Tibetana impiega l'applicazione di coppette di rame su zone sofferenti per lenire il dolore e per trattare i blocchi energetici.
La Medicina Tradizionale Tibetana comprende, inoltre, altre terapie esterne, meno note, quali:
  • Balneoterapia con erbe - Lum (tib. Lums)
  • Salasso - Traka (tib. gTarga)
  • Compresse di calore - Dug (tib. Dugs)
  • Bastoncino - Yuk Cho (tib. dByug bChos)
  • Moxibustione 'mongola' - (tib. Hor Me) - Moxa con olio caldo e spezie.

martedì 16 novembre 2010

Il tuo volto antico è la mia metà

Mi ricordo come se fosse successo tanto tempo fà,
al risveglio il tuo volto dopo un pò sfumava nella nebbia ..........
...............ma sentivo che eri sola e ti mancava la tua metà.
Ma la luce che dal tuo cuore mi irradiava già di candore e lucidità,
e a ripensarci nella nebbia del sogno cercavo un volto che.....
.......avevo perso nelle Ere Antiche.
Solo avendoti ritrovato nel presente capisco di non averti persa mai.
Ora la luce che filtra e mi irradia d'Amore mi fà capire che il tuo volto è la mia metà.

Daniele per il suo Amore .....

corso settimanale di pittura ad Olio su Tela a Catania

-fase preliminare:disegno dal vero come preparazione alla pittura .consiste nell'imparare a disegnare un qualsiasi oggetto o paesaggio in tempo reale.


- fase secondaria: tecnica della pittura ad olio su tela con realizzazione di dipinti personalmente creati.

-materiale richiesto :tele,pennelli di setola,trementina,acquarag
ia,colori ad olio,fogli 50x70 ,matite.


Il Materiale viene acquistato da chi partecipa al corso ;vengono forniti da noi ( matite,acquaragia,fogli)

Il CORSO E' SETTIMANALE E PREVEDE UN TESSERAMENTO MENSILE .


INFO E PRENOTAZIONI : lalucenellaforma@libero.it

La luce nella Forma :333-8065631
   

corso di Karate stile Wado Ryu a Catania

Il Corso  inizia  giorno  15  Dicembre  

La Parola Karate significa "mano vuota " , Wado Ryu " la via dell'armonia e della Pace"


- Il corso si articola in diversi Livelli :

...Primo Livello : comprende cintura bianca , gialla , arancione .

Secondo livello : Verde , blu

Terzo Livello : Marrone

Le tecniche di base che vengono insegnate sono :

-Tecniche di difesa personale ( contro Pugnali , bastoni etc)

-Tecniche di attacco mirate a disarmare l'avversario e a disarmarlo

-Tecniche e posizioni per fare radicare l'allievo in armonia con La terra e in completo equilibrio con se stesso.

- Vengono studiati tutti i" katà " o "figure " Principali

- Tecniche di combattimento " kumite"

-Lo Stile del Wado Ryu è stato perfezionato dai più grandi maestri Giapponesi, fino ad ora , affinchè venga raggiunto il perfezionamento nell'arte del Combattimento

-Per il Kumite è previsto l'utilizzo di parastinchi , conchiglia protettiva , guantoni da karate , e la dentiera in plastica .Per tutelarsi durante il combattimento anche se poi i colpi nel Karate è previsto un semi-contact .

-Gli Allievi si devono presentare con il Karategi o con tute comode Blu o Nere e maglietta Bianca


Il CORSO E' TENUTO DAL MAESTRO DANIELE FABBRINI

IL CORSO E' SETTIMANALE E PREVEDE UN TESSERAMENTO MENSILE .

PER INFO E PRENOTAZIONI : LA LUCE NELLA FORMA : 333-8065631

EMAIL : lalucenellaforma@libero.it


corso di danza moderna a Catania

Il Corso Parte il 14 Dicembre

Il corso di danza moderna si basa su due principi fondamentali:

-Acquisizione delle tecniche e dei termini di base, utili ad una conoscenza personale e fini alla fluidità e alla pulizia del movimento, nonché ad una corretta esecuzione dei passi, quindi:

•Posizioni di base
•Passi di base ( pliè, relevè, passè, pirouette, battementtendu e grand battement, chainés, pas de bourré ecc.)

-Espressione del proprio essere attraverso il corpo e la musica, raggiungimento di benessere interiore, capacità di esprimersi e comunicare con la danza

Il corso si terrà nei seguenti giorni :Martedi e Giovedi

I partecipanti sono tenuti a presentarsi in abiti comodi , possibilmente pantajazz ... o tuta comoda

Il CORSO E' SETTIMANALE ED E' PREVISTO UN TESSERAMENTO MENSILE .

L'insegnante del corso è Manuela Giustolisi

Per info e prenotazioni : La Luce Nella Forma 333-8065631

email :lalucenellaforma@libero.it

http://lalucenellaforma.sitiwebs.com/

domenica 14 novembre 2010

 Vagare da una lacrima all'altra.
Saltare da un cuore all'altro.
Come un bimbo,
in cerca di certezze.
Chi sono io.
La montagna
o il granello di polvere.
Sono il mare
o la piccola goccia.
Sono la strada
o il primo passo.
Poco o tanto.
 Giusto o sbagliato.
E' questa spaccatura
che ci divide
e taglia la realtà.
Ci toglie la nostra sacra unità.
Quella sensazione di pienezza
che riempie il cuore.
Mentre il dubbio
e questa paura,
come una spada,
ci taglia in due.
Ci divide.
Ora siamo il bene,
ora siamo il male.
Prima la luce
poi il buio.
Ci facciamo la domanda
e aspettiamo la risposta.
Abbiamo la mano destra
e la mano sinistra.
Ma un solo cuore.
Come abbiamo solo un'anima.
Uniamo le mani
come per pregare.
Così dobbiamo unire
le polarità dell'universo
 e di noi stessi.
Perché noi siamo tutto.
 Dove tutto è racchiuso.
Noi siamo la strada,
 ed in essa
 percorriamo la vita.
Passo dopo passo

Questo è il segreto del profondo amore.
Io sono chiunque.
Sono destra
e sinistra.
Sono il centro da cui parto
e sono l'arrivo.
Sono il cerchio sacro.


Estratta da:
Frammenti
Frammenti
di Almaviva

sabato 13 novembre 2010

danza Buto

Il buto inizia in Giappone dopo Hiroshima, dopo una esperienza collettiva di distruzione e morte,
nato dopo una catastrofe, come un grido di ribellione contro quella cultura troppo rigida e strutturata che l'ha generata. Un grido che cresce con la forza di uno scandalo, si impregna di rivendicazioni e si confonde con i movimenti di protesta giovanile ma viene riconosciuto ufficialmente soltanto nel 1985, con il primo Festival Buto di Tokyo.Il buto esprime il bisogno della cultura giapponese di rompere i suoi stessi argini e di uscire da secoli di "compressione". E' la protesta contro la cultura borghese dominante, attraverso il totale rifiuto delle tecniche esistenti e della riduzione del corpo a strumento espressivo. Ma è nello stesso tempo l'affermarsi di una nuova filosofia del corpo che cerca la terra e il contatto col il suolo come la propria essenza e per la prima volta riflette attraverso la danza un aspetto oscuro dell'esistenza.
Il mondo procede verso una globalizzazione della cultura ed è il corpo il luogo meno suscettibile di omogeneizzazione. E il buto è l'estrema manifestazione di quello spazio fisico, il corpo, grazia al quale l'uomo fa ancora parte della vita e della natura; lì sono iscritti i segni che caratterizzano ogni individuo: la sua appartenenza ad un luogo, la sua origine etnica e sociale, le sue esperienze di vita, ma sopratutto secondo A. Lowen "è il corpo, il luogo dell'anima", come affermava già l'antica saggezza: il corpo è il "tempio dell'anima"
Diversamente della danza tradizionale, che è un mezzo per comunicare qualcosa già stabilita in precedenza, nel buto, la danza si trova già all'interno del corpo, cosi come Michelangelo sosteneva che l'immagine si trovava già dentro alla pietra. Sia l'immagine dentro la pietra che la danza dentro al corpo appartengono a quella memoria individuale e collettiva, accumulata nel corso del tempo e che riguarda non soltanto gli esseri umani ma anche gli animali oppure gli oggetti. Il danzatore, rinunciando a presentarsi sulla scena come veicolo di un messaggio, lascia apparire questa memoria esibendo semplicemente il suo corpo come presenza. Il primo passo in direzione del buto è quindi la "rinuncia a esprimere". Non volendo esprimere nulla, il danzatore si trasforma nel palco scenico in un "corpo morto" che esiste sulla scena come elemento naturale, una sorta di materia che non avendo alcuna volontà espressiva, fa ascoltare la sua voce segreta, e rivela la sua esistenza lasciando trasparire la memoria.
Affinché questo processo si verifichi, il danzatore deve vivere il presente, essere consapevole del proprio spazio interno e esterno, ma soprattutto, non pensare. Kazuo Ono, il grande "padre" del buto, che tra l'altro danza ancora con i suoi 97 anni, afferma che "non bisogna usare troppo la testa. Per amare la vita, ci si deve concentrare fondamentalmente su stomaco e intestino." Il buto è il sottosuolo del Giappone e contiene la sua ombra gigantesca, ma è contemporaneamente una critica e una sfida alla società materialista che lo ha generato. In un certo senso il buto è un altro miracolo giapponese: è l'antitesi e antidoto del miracolo economico ed è il suo totale rifiuto dei valori di quel materialismo. La danza delle tenebre evoca ciò che ancora non "è", che ancora non esiste ma potrebbe nascere da una vita che ancora pulsa dentro di noi. Sprigiona e trasforma energie, libera le nostre potenzialità contenute nelle insondabili profondità dell'inconscio collettivo, restituisce all'uomo la sua istintualità e la sua forza primitiva, che vive ancora nell'amore, nel desiderio, ma anche nel delitto, nella crudeltà, nella pazzia.
Nel buto il silenzio e l'immobilità sono densi e carichi di significato. Gli spettacoli sono caratterizzati da una fisicità cosi potente che cattura, arriva diritto ai nostri sensi. Da un certo punto di vista ci ricorda il teatro di Grotowski ed una visione dell'attore che trascende la propria coscienza ed agisce in un "stato di trance": "il corpo svanisce, brucia e lo spettatore non vede che una serie di impulsi visibili". 4
Ma nel buto, dietro alle immagini non ci sono simbolismi né significati reconditi, i danzatori nei loro corpi fin troppo umani portano in scena pure visioni dell'inconscio. A sostenere il movimento, nessuna regola né una grammatica gestuale, solo la forza del desiderio e dell'istinto e in questa metamorfosi del corpo c'è tutta la sua ribellione contro la violenza della cultura.Psicologicamente il tempo del buto è il tempo che l'ego prende per disperdersi nell'area, è il tempo in cui scompaiono le caratteristiche individuali, il tempo che serve al corpo corazzato per cancellare se stesso. Nel teatro giapponese questo stato viene considerato "esperienza dello stato di muga", quello stato di completa armonia con l'ambiente che nella pratica zen può portare all'azione perfetta. Come un maestro zen, il danzatore di buto è uno con le sue azioni e con il mondo. E' profondamente se stesso e allo stesso tempo è privo di sé.
La trance e l'abbandono della coscienza sembrano essere il cuore pulsante del buto.
Nella cultura giapponese la trance non costituisce uno stato di "unità con il divino", quanto un mezzo per addestrarsi alla perfezione, un stato attraverso il quale l'uomo impara ad agire in modo "univoco e infallibile", in termini transpersonali questo significa agire al di la dei propri confini egoici, in funzione della totalità. Questo stato di virginità psicologica, che nella tradizione religiosa significa agire secondo il volere di Dio, è un azione "pura", se per purezza intendiamo ciò che non è contaminato da desiderio personale.
Oggi le caratteristiche soggettive del buto e il suo training vengono indicati come strumenti di esplorazione e integrazione psicosomatica.
Attraverso il buto e la sua libertà espressiva che trascende lo stesso desiderio di espressione, il corpo può diventare uno spazio attraverso il quale possono venire attivati contenuti profondi ed acquisire così rinnovata forza quelle parti di sé sepolte nell'inconscio, altrimenti rimosse e abbandonate. Attraverso i movimenti e le espressioni che emergono quando "rinunciamo a esprimere" e contattiamo il nostro corpo in quanto elemento naturale, possiamo ascoltare e tradurre "la sua voce segreta" e fare emergere i contenuti della memoria corporea, sia individuale che collettiva.

Il buto è una via e una possibilità. E' una porta aperta, una porta che una volta spinta fa uscire quello che c'e oltre. Dell'altra parte possiamo incontrare e possiamo danzare le nostre ferite, le nostre paure, i nostri dolori e forze anche ciò che ci può salvare. Come sostiene Kazuo Ono "bisogna danzare i nostri dolori".

11 prove inoppugnabili che l'essere umano NON é ONNIVORO né CARNIVORO

11 prove inoppugnabili che l'essere umano NON é ONNIVORO né CARNIVORO


  1. L’uomo è fruttariano perché privo di sufficienti acidi gastrici per disintegrare le proteine animali (10 volte meno acido cloridrico dei cani e dei gatti nel proprio stomaco).
    
  2. L’uomo è fruttariano perché il suo sangue è alcalino al 7.30-7.50, e non acido 6.0-7.0 come nei cani e nei gatti.
  3. L’uomo è fruttariano perché privo di enzima uricasi per disgregare i 28 grammi di acidi urici regalati da ogni kg di proteine animali (mentre cani e gatti abbondano di tale enzima).
  4. L’uomo è fruttariano perché il latte materno umano ha la stessa percentuale proteica della frutta (4-5%), e non 15% come nel latte bovino, 30% come nei cani, 40% nei gatti, o 50% come nei topi.
  5. L’uomo è fruttariano perché dotato di un sistema gastrointestinale oblungo, stretto, spugnoso, pieno di curve e di risalite, la peggior cosa possibile per un pasto carneo (mentre cani e gatti hanno un intestino corto, tozzo e liscio per una rapida digestione ed espulsione delle sostanze putrescenti).
  6. L’uomo è fruttariano perché i cibi alcalini in partenza (carni e latticini) rilasciano ceneri acide che acidificano pesantemente il sistema (negli animali carnivori ciò non accade grazie al sangue acido dei medesimi). L’acidificazione scatta già a 30 grammi di proteine, quota minima che ogni mangiatore di frutta, anche di sola anguria mangiata a sazietà, è in grado di superare.
  7. L’uomo è fruttariano perché il suo sistema immunitario è fruttariano (e accoglie i pasti carnei come nemici invasori, e con pesanti reazioni leucocitiche, come dimostrato da Kouchakoff).
  8. L’uomo è fruttariano perché dotato di mandibole mobili lateralmente, tipiche del frantumatore di frutta e di semi, mentre nei carnivori le mandibole sono fisse, adatte a strappare le carni alle vittime.
  9. L’uomo è fruttariano perché il solo cibo completo e libero da effetti collaterali ammalanti rimane il succo zuccherino vitaminizzato, mineralizzato, enzimizzato, elettrizzato dalla fotosintesi e dall’energia solare.
  10. L’uomo è fruttariano perché ogni esperimento di tipo vibrazionale (vedi André Simoneton) indica che solo la frutta raggiunge gli 8000-10000 Angstrom dell’infrarosso, di massima salute e vivificazione, mentre dalle patate-legumi-cereali poco-cotti alla verdura cruda si rimane sulle quote alte 6500-7500 con colore arancio e rosso, e mentre le carni stanno sui valori bassi dei 3000 e meno, suo colori ammalanti e derubanti del grigio e dei raggi X.
  11. L’uomo è fruttariano perché nessuno sarebbe normalmente capace di accoltellare una creatura innocente a sangue freddo, mentre sta sulle sue senza fargli alcun male.


Tratto dal Blogi di Valdo Vaccaro
Foto: dall'album cibo di Pina Grieco

Foto http://fruitariankveta.blogspot.com/2008/01/true-story-and-fruitarian-alien.html

martedì 2 novembre 2010

Medicina Tradizionale Cinese

La MTC (Medicina Tradizionale Cinese) comprende un sistema diagnostico e terapeutico proveniente da un'antichissima tradizione. In essa ritroviamo elementi di confucianesimo, buddismo e taoismo. 

La MTC si articola in molte discipline che si differenziano dalla medicina occidentale per il modo in cui l'universo fisico viene intimamente correlato alle energie che lo sottendono e lo mantengono in vita. Ciò porta ad un particolare sviluppo delle varie branchie mediche tra cui citiamo: anatomia e fisiologia, etiopatogenesi, semeiologia, diagnostica, clinica e terapia.

Le tecniche utilizzate sono molte, anche se nel mondo occidentale solo due di esse sono comunemente conosciute: l'Agopuntura e lo Shiatsu. Tra le tecniche poco conosciute troviamo l'auriculoterapia, l'agopressura, la moxibustione, la dietologia, la fitoterapia ed una larga gamma di medicamenti propri.

Secondo la filosofia taoista cinese, l'intero cosmo è espressione di un principio fondamentale chiamato Tao, che ha dato origine e mantiene tutto ciò che esiste. Tutto il creato e ogni essere vivente altro non sono che una sua emanazioni, che si manifesta tramite l'azione di una forza di trasformazione e mutamento: il Soffio vitale, che rappresenta la vibrazione vitale dell'universo, fluisce incessantemente in ogni luogo ed in ogni creatura, uomo compreso. Nel tempo questa energia ha preso molti nomi, tra cui "energia vitale", Ki, Qi o Chi. 

Il Ki è il risultato dell'attività dinamica di due energie primordiali, lo Yin e lo Yang, opposti ma complementari. Lo Yin rappresenta l'aspetto femminile, passivo, ricettivo, interno, freddo, oscuro di ogni fenomeno o cosa. Lo Yang, invece, rappresenta quello maschile, positivo, creativo, esterno, caldo e luminoso. Le due polarità non esistono mai separatamente, ma agiscono trasformandosi a vicenda in un continuo processo dinamico.
Dall'interazione continua dello Yin e dello Yang nascono anche i 5 elementi primordiali: il legno, il fuoco, il suolo, il metallo e l'acqua. Il legno, associato al colore verde, simbolizza la vegetazione che nasce dal suolo e si risveglia in primavera, che è detta essere stagione Yin.
Il simbolo del Tao 

Nel cosmo nulla è completamente Yin e nulla è completamente Yang, il fenomeno viene ben illustrato dal simbolo del Tao dove compaiono due suddivisioni a virgola: una bianca (Yang) ed una nera (Yin). All'interno di ognuna di esse vi è un piccolo pallino del colore opposto, ciò indica che anche nel nero più nero si trova un poco di bianco e viceversa. 

Se una malattia è dovuta al freddo o all'umidità è considerata di tipo Yin, se, invece, è causata da un caldo eccessivo o da un clima troppo secco è considerata di tipo Yang.
Se una malattia sembra penetrare nella profondità del corpo e deprimere la funzione degli organi è considerata di tipo Yin. Se sembra apparire sulla superficie e gli organi sono troppo attivi la malattia è di tipo Yang. Yin, infatti, è sempre nelle profondità del corpo mentre lo Yang è sulla sua superficie.


Secondo l'antico pensiero cinese, dall'interazione delle due forze primordiali, lo Yin e lo Yang, nascono i cinque movimenti o elementi, ovvero: Terra, Acqua, Fuoco, Legno e Metallo. Questi elementi non vanno intesi come sostanze passive e statiche, ma come forze dinamiche impegnate in una trasformazione ciclica.

Mentre la medicina convenzionale mira a individuare la malattia come entità distinta, come se fosse un "nemico" che si è insediato nel paziente, per la MTC è invece essenziale considerare l'uomo come un tutt'uno con l'ambiente che lo circonda e le intime relazioni tra il suo corpo, la mente e le emozioni. 
 
Nella diagnosi della MTC occupa un posto predominante la valutazione di come l'Energia vitale, detta Ki (si pronuncia "ci") dai cinesi e prana dagli Indù, che circola nel nostro organismo utilizzando dei particolari percorsi definiti "meridiani". Ogni problema che ci affligge, sia esso di natura emotiva, fisica o mentale, viene perciò considerato come una carenza o un eccesso di energia in qualche area del nostro organismo, dovuta ad una cattiva distribuzione della medesima.